Sistema valutario entrato in vigore nel maggio 1998, in
sostituzione dello SME. Esso aveva la funzione di regolare le
relazioni di cambio tra l'euro e le monete dei quattro Stati appartenenti
all'Unione europea ma che non avevano adottato l'euro (Grecia, Gran Bretagna,
Svezia e Danimarca, detti Paesi
pre-in). La Grecia era stato l'unico
Paese escluso dalla UEM per non aver rispettato i parametri di Maastricht,
mentre Gran Bretagna, Svezia e Danimarca avevano scelto volontariamente di non
aderire alla moneta unica, rimanendo in attesa di ulteriori sviluppi e
riservandosi la possibilità di associarsi in un secondo tempo. La Grecia
riuscì comunque ad adottare l'euro a partire dal 1° gennaio 2002.